"AnavriN"

16.11.2023

Entrare in sintonia con un'altra mente vuol dire "scegliere di lottare". Qualunque posto è un buon posto, un "morbido rifugio per tempi meno buoni", quando smetti di scappare, da te stesso e da un passato che non vuol saperne di lasciarti andare. Una mente fa bene alla mente quando ti spinge a riconoscere i tuoi limiti, a mettere alla prova le tue fragilità, ad esplorare i tuoi buchi neri. Una buona mente non è mai compiacente. È sempre in rottura, in continua e costante rottura. Frammenta, sminuzza, trita ogni pensiero, ogni parola, per meglio analizzare, per non trascurare nulla. Entrare in sintonia con "qualcuno che non sia tu" è quasi una pacifica dichiarazione di guerra. È amare e odiare, allo stesso tempo e allo stesso modo. È riconoscersi e prendere le distanze. È tutto ed il contrario di tutto. È non avere risposte, mai, ma soltanto una lista infinita di interrogativi che ti affollano la mente. È mettere da parte, per un attimo, l'idea di essere due entità distinte e provare a pensare ad un "te ed io" in cui si mescolano le più disparate cose, dove è necessario prendersi cura di ogni sfumatura, di ogni dettaglio, esplorare gli angoli più nascosti della sua e della tua mente. Non solo i sorrisi che ti regala in un giorno di sole ma anche il gusto amaro e salato di tutte le lacrime che, ahimè, tante volte non sarà semplice asciugare. Di un "te ed io" devi fidarti. Ad un "te ed io" devi concederti. Soltanto allora potrai dire di averlo davvero voluto follemente, di averci provato con tutte le tue forze. È un colpo di fulmine...ma niente che possa avere a che fare con l'amore. L'amore non esiste. L'amore è un'altra cosa.

Che tu stia soffrendo...posso capirlo. Me ne accorgo ogni volta che ti guardo negli occhi. Tu sai cos'è il dolore, lo hai conosciuto davvero. Il dolore di aver perso tutto in un solo attimo, di aprire gli occhi e accorgersi di esser soli. Soli, in mezzo alla gente. Ma poi, ad un tratto, tutto torna ad allinearsi, in un inaspettato equilibrio, come se il destino ti dicesse "si, adesso si" ma con delicatezza. Del resto le cose belle arrivano all'improvviso, come le nuove stagioni. Un trauma vissuto risiede nel corpo e ci resterà per sempre, non ti abbandonerà mai. Può tornare a farti visita in qualsiasi momento, quando meno te lo aspetti. E questa è una condanna. Un'eterna condanna.

Io volevo soltanto che "noi" restassimo "noi", senza essere inquinati dall'oscurità. Ciò che sei veramente non devi nasconderlo a me. Non ce n'è bisogno. Non c'è trappola più mortale di quella che ci creiamo da soli... che ci auto-confezioniamo alla perfezione. Dove è finito il tempo in cui un uomo cavalcava per ore soltanto per potersi sedere accanto ad una donna senza neanche la speranza di poterla sfiorare per un attimo? Di che cosa hai paura? Che tutto questo sia vero?...e non soltanto dentro un "te ed io"? Chi saresti se non avessi nessuno da amare? Che cosa hai perso che ora ti spinge ad inseguire così tanto l'amore? Andiamo via. Prendi soltanto ciò che è davvero importante. Piangi ancora se vuoi... se è ciò che ti fa star bene. Hai cercato qualcuno da amare, per tutta la vita...e se quel qualcuno fossi tu? Se bastassi, da sola, a te stessa? Chiamami, pronuncia il mio nome. Il mio nome tra le tue labbra è poesia. Poche ore e dovrò lasciarti andare... e tu, lasciare che io vada. Non prima di averti ringraziato, però. Tu mi hai cambiato. Prima che ti conoscessi il mondo per me era bianco o nero. Ora è tutto grigio e pasticciato. Pieno di bellezza. In un universo alternativo staremmo insieme, saremmo una gran bella squadra, pronti a tutto e capaci di affrontare ogni cosa. Ma dove sono diretto adesso devo andarci da solo. E per questo, devo dirti addio, per sempre. E lo so che ora pensi sia solo colpa tua. Tu che rincorrevi un'amara verità convincendoti di una bugia dietro l'altra. Tu, che mi vedevi, veramente mi vedevi, mentre io ero impegnato ad ammirare una dannata fantasia. Una donna perfettamente imperfetta. Sei stata sempre qui, tutto il tempo, non era difficile. Bastava solamente guardare. Mentre io ho visto solo quello che volevo vedere.

A volte un uomo ottiene, senza neanche chiedere, ciò che più di ogni altra cosa desidera e quello potrebbe essere l'inizio della fine, potrebbe diventare il castigo più grande. Perché una verità rende felici se sognata, se immaginata. Ma se, per un attimo soltanto, finisse per sfiorare la realtà, quel NirvanA, quello stato di pace, di beatitudine e di serenità che tanto era stato desiderato potrebbe ribaltarsi, capovolgersi, diventare "AnavriN", sovvertendo completamente le regole di un gioco, che gioco più non è, ma che, un giorno alla volta, alba dopo alba, senza neanche accorgersene, è diventato il lato oscuro di un amore, che amore più non è... che amore più non dà.

Fabio Amazzini