"L'ultimo fiore"

"Il tempo è la sola cosa che non si può comprare". E' questa l'unica regola per chiunque sia stato sempre abituato ad entrare ed uscire dalla sua vita senza chiedere permesso, macinando chilometri su chilometri, senza dare troppa importanza alle ore, ai giorni, agli anni che volano via ininterrottamente, uno dietro l'altro. L'orologio non smette mai di girare e il suo "tic tac" scandisce il ritmo di una vita frenetica, sempre alla ricerca di qualcosa che lo renda veramente felice. Eppure quella felicità è già lì, sotto i suoi occhi e aspetta soltanto di essere vissuta, raccolta, come uno dei suoi fiori più belli.
Qualche ruga sul volto e una lunga storia alle spalle che, spesso, non ha avuto il coraggio di raccontare e che, con dolore e sacrificio, continua, tuttora, a nascondere a se stesso. Sa, ne è consapevole ma chiude gli occhi davanti ad una realtà della quale non riesce più neanche a sentire il profumo. Ma come spesso accade, proprio quando si è in procinto di arrivare al capolinea e ci si ritrova ad un passo dall'ultima fermata, si rende conto di quanto la vita sia stata uno straordinario viaggio, un libro meraviglioso da leggere e assaporare lentamente, pagina dopo pagina, parola dopo parola ma del quale, spesso, non si interpreta al meglio il significato, non ne si comprende fino in fondo il senso, delle parole e dei giorni. Leggiamo e viviamo per il solo gusto di farlo, senza lasciarci sfiorare dalla bellezza delle piccole cose, dalle straordinarie conquiste che si nascondono nelle gioie quotidiane, dai pensieri semplici, da ciò che abbiamo costruito con impegno e dedizione e che, ad un tratto, come per magia, finisce per non piacerci più, quasi come se ci ritrovassimo a nuotare in un mare di abitudini, le cui alte onde ci fanno perdere contatto con la realtà, con la curiosità, che da sempre muove e dà vita ad ogni cosa.
L'essere umano vive come in un mega esperimento, del quale è vittima e carnefice allo stesso tempo. È protagonista e figurante, burattino e burattinaio. Pensa, sceglie, agisce, sbaglia, torna sui suoi passi, chiede scusa, a se stesso e agli altri. Dimentica, cade, si rialza, piange, lotta, sorride, a volte impreca, spera, ma quel che è certo è che non smette mai di sognare, neanche un attimo prima di andare. Il tempo passa e tante volte siamo impegnati a vivere una vita che sembra non essere la nostra, sembra non appartenerci ed invece noi stessi l'abbiamo scelta per il solo gusto di inseguire un sogno. E "i sogni si sa, durano il tempo di una notte". Poi, un mattino di un giorno qualunque, ti svegli, apri le tende e scopri che fuori c'è il sole, che c'è sempre stato. Era lì anche ieri e il giorno prima e quello prima ancora. Ma "i sogni si sa, durano il tempo di una notte" e ci fa comodo credere che abbiano bisogno del buio per essere vissuti senza paura. Il tempo va, di giorno come di notte, ed è l'unica cosa che non si può comprare. Corre veloce, senza rallentare, mai, inesorabilmente, come un treno che non fa fermate e noi, passeggeri, non possiamo far altro che restare lì, fermi a guardare fuori dal finestrino, sorridendo ai giorni migliori che ci lasciamo alle spalle e stringendo i pugni contro quelli che verranno per metterci ancora alla prova, fino alla fine, fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo viaggio.
Fabio Amazzini